Roberto Polillo, partirei da Visions of Venice, la sua mostra in corso a Venezia curata da Alessandro Luigi Perna e con i testi di Denis Curti. Sono fotografie molto pittoriche, è un'impressione corretta?
Sì, è così. Sono sempre stato molto interessato alla pittura anche se non ho mai preso il pennello in mano. Fin da piccolo sono sempre stato affascinato dall'arte figurativa e dagli impressionisti. Sicuramente, questo è il background del lavoro Impressions of the World, um progettonche ho iniziato quasi dieci anni fa. Mi interessa una fotografia che rappresenti il sogno con strumenti, diciamolo pure, pittorici. Sono stato fortemente influenzato anche dai pittori viaggiatori della seconda metà dell'800, in particolare da chi viaggiava in Oriente.
Mi interessa una fotografia che rappresenti il sogno con strumenti, diciamolo pure, pittorici.
La mostra di Venezia è quindi parte di un progetto più ampio, che riguarda tutto il mondo.
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