Lee Jaffe, tu sei stato un grande amico di Jean Michel Basquiat. Le fotografie che hai portato in Italia, da Ono arte contemporanea, sono fotografie private?
Sono foto private. Quando ho conosciuto Jean-Michel, ho trovato una persona molto interessante, immersa nel lavoro in modo incredibile, in quel periodo non era ancora il Jean-Michel Basquiat famoso, era un periodo di transizione per lui e per tutti noi.
Era l’inizio degli anni ’80?
Sì, il 1983.
Queste foto sono state scattate nel periodo in cui SAMO diventava Jean-Michel Basquiat.
Esatto, era il periodo in cui il suo lavoro iniziava a circolare nelle gallerie.
Perché hai iniziato a fotografarlo?
Era una persona molto fotogenica, una bellissima persona da fotografare. Seguivo da vicino il suo lavoro e siamo diventati amici. Quando ci siamo incontrati, lui si era interessato al mio background musicale, avevo suonato con Bob Marley, ero parte dei Wailers e Jean-Mi...