Francesco Radino, il tuo lavoro sulle Cattedrali dell'Energia per AEM riesce a mettere insieme paesaggio, architettura, industria. Come nasce questo progetto?
Nel 1983 a New York, sul ponte di Brooklyn, mi sono sentito chiamare. Era Sergio Segre, dirigente dell’Olivetti, stava per iniziare una serie di pubblicazioni per AEM. Pochi mesi dopo abbiamo varato il primo volume della serie: Fortezze Gotiche e Lune Elettriche. Abbiamo fotografato impianti e centrali elettriche in Valtellina con Gabriele Basilico e Gianni Berengo Gardin. Poi la produzione è andata avanti, abbiamo fatto otto volumi coinvolgendo anche Martin Parr, Olivo Barbieri, Joel Meyerowitz, Giampietro Agostini e molti altri.
Ognuno di loro ha interpretato l’energia?
Erano volumi a tema in cui emergeva la visione di ogni fotografo. La cosa bella di questi lavori era che ciascuno era libero, all’interno di una gabbia molto ampia, di produrre le proprie immagini seco...