David LaChapelle, il fotografo della pop culture e dei miracoli
David LaChapelle è un fotografo che ha sviluppato uno stile unico, unendo estetica pop, critica sociale e politica, puntando sulla provocazione e su atmosfere surreali, ricorrendo a tantissime citazioni iconografiche e alla fusione di linguaggi differenti. Le sue opere più famose sono ritratti di celebrità come Tupac Shakur, Madonna, Naomi Campbell, Michael Jackson e Lady Gaga. Ha lavorato come fotografo per alcune delle riviste più importanti del mondo, ha avuto grande successo con “After the Deluge”, serie fotografica che ha come soggetto situazioni apocalittiche surreali e provocatorie. LaChapelle, inoltre, ha diretto anche video per artisti come Moby, Britney Spears e Christina Aguilera.
David LaChapelle nasce l’11 marzo del 1963, negli Stati Uniti, a Fairfield, nel Connecticut. Inizia a muovere i primi passi nel mondo della fotografia negli anni Ottanta. Si trasferisce a New York e inizia a lavorare come fotografo, collaborando con alcune delle massime testate internazionali del mondo della moda e dello spettacolo: Vogue, Vanity Fair, i-D, GQ e Rolling Stone. Lavorerà molti anni per Interview, collaborando con artisti e celebrità da ogni parte del mondo. A New York, inoltre, incontra Andy Warhol. Negli anni Ottanta Andy Warhol era una delle massime figure della scena artistica della Grande Mela. LaChapelle diventa suo assistente alla Factory, studio creativo del padre della pop-art. Warhol sarà per lui un maestro e un punto di riferimento artistico indiscutibile: lo vediamo nell’uso di colori sgargianti, nell’ironia e nella considerazione che viene data alla celebrità nella cultura pop. Negli anni successivi LaChapelle si trasferisce a Maui, e poi, a Puerto Rico.

Tornando poi negli Stati Uniti, sceglierà di abitare a Las Vegas, dove vivrà per anni, realizzando diverse opere strettamente legate alla città. La cultura e l’estetica di Las Vegas saranno per lui sempre di grandissima ispirazione. Nel 2006 pubblica “Heaven to Hell”, libro fotografico ispirato alle immagini del Paradiso e dell’Apocalisse, ambientate proprio nella città di Las Vegas. Il fotografo collaborerà anche con il Las Vegas Art Museum, esponendovi diverse sculture e fotografie. Sempre nella città del Nevada ambienterà anche il videoclip “All the Lovers” della popstar australiana Kylie Minogue. David LaChapelle ambienta degli scatti di fronte ad alcuni dei casinò più famosi di Las Vegas, considerati tra i posti migliori al mondo dove giocare a poker. Questi spazi accolgono ogni anno milioni di visitatori, tantissimi amatori, ma anche tanti professionisti. Las Vegas è la capitale di un fenomeno globale che è ormai radicato pure in rete: grazie a piattaforme online come PokerStars, il poker oggi è praticato da milioni di giocatori in tutto il mondo, che gareggiano a diversi livelli, partecipando a diversi tornei online. In città si svolgono molti eventi che richiamano in città VIP, curiosi, stampa e televisioni. Grazie ai casinò online, il poker oggi è seguito in ogni parte del mondo, è un vero e proprio fenomeno pop. Il poker interesserà molto David LaChapelle, che esplorerà i miti, le tensioni e le emozioni che nascono intorno al gioco del poker.
A Las Vegas vengono ambientati anche diversi scatti distopici e apocalittici. Un’opera molto interessante a tal proposito è la già citata serie fotografica “After the Deluge” (Dopo il diluvio), pubblicata nel 2003. Si vede uno scenario urbano immerso dalle acque, in cui la natura cerca di riprendersi i suoi spazi. Gli esseri umani vengono ritratti in situazioni disperate e surreali. Avidità, sviluppo tecnologico fuori controllo e distacco dalla natura hanno portato l’uomo a distruggere il mondo, avvicinandolo a una catastrofe che si fa sempre più imminente. Tuttavia, il fotografo non ha una visione cupa del destino umano. Sebbene lanci molto ammonimenti e forti critiche al sistema socio-economico attuale, ha speranza nel futuro. Non a caso, una delle sue ultime mostre personali sia stata intitolata proprio “David LaChapelle. I Believe in Miracles”. La mostra si è tenuta nel 2022 al Mudec di Milano, ripercorrendo tutta la carriera dell’artista statunitense, riproponendo tutti i temi a lui più cari: forte la denuncia sociale e ambientale, ma dietro questo grido c’è un fondo di speranza. David LaChapelle crede fortemente nei miracoli, perché dice di averne beneficiato lui stesso. Arriverà un miracolo anche per l’umanità, dobbiamo credere che le cose cambieranno se vogliamo vedere un cambiamento.
