Daniele, tu hai individuato un nuovo tipo di elemento urbano, il Verde Contemporaneo. Che cosa è?
Verde Contemporaneo nasce da una sollecitazione visiva che ho avuto esplorando le periferie di Roma. Quando esco per fotografare, mi lascio naturalmente stimolare da ciò che mi circonda e poi vado ad approfondire fenomeni considerati scontati. Di solito, le amministrazioni comunali affidano ai costruttori la gestione di servizi aggiunti, come il verde pubblico, in cambio dell’esenzione dal pagamento degli oneri di urbanizzazione. Succede quindi che il costruttore riesce a risparmiare sul budget del progetto, ma nel tempo queste aree che dovrebbero essere destinate al pubblico, vengono invece trascurate. Qui nasce la sproporzione tra le zone verdi e le aree edificate. Così nascono quei luoghi dove vediamo alberelli affogati nel cemento.
Renzo Piano dice che la missione dell’architettura di questo secolo è salvare le periferie. Il Verd...