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Daniele Barraco: ho sempre voluto entrare in mondi diversi, essere un outsider
James Balog: in “Chasing Ice” ho voluto trasformare la conoscenza in percezione
Paolo Verzone: mi piace risolvere problemi, sono sfide continue
Patrick Willocq: “Hope” è la parola chiave di ogni momento storico
Jerome Sessini: il fotogiornalismo è una forma di vita
Simon Roberts: fotografo, etnografo, osservatore sociale
Italo Zannier: il futuro appartiene alle immagini che nascono dalla fotografia
Magnus Wennman: la parola chiave del mio mestiere è rispetto
Michael Wolf: mi interessa la metafora della densità
Luis González Palma: l’immagine fotografica ha il potere di dare nuovi sensi al mondo
Albert Watson: usare la macchina fotografica è una combinazione di sensazioni
Claudius Schulze: paesaggio e cultura si influenzano a vicenda
Stefano Guindani: la fotografia deve essere “pop”
Guia Besana: è importante che l’immagine assomigli a ciò che sento
Carolina Arantes: sono sempre stata interessata alle vite degli altri
Mashid Mohadjerin: attraverso le immagini, cerco di raggiungere le persone
Abbas: fotografo ciò che l’umanità fa in nome della religione
Jacopo Benassi: odio le persone che ridono nelle fotografie
James Whitlow Delano: il cambiamento climatico sta avvenendo qui e ora
Douglas Kirkland: se non ti appassioni ai tuoi sogni, è molto improbabile che tu li raggiunga
Antoine D’Agata: la fotografia è l’arte dell’azione
Adam Ferguson: non credo nella verità, la fotografia è un medium molto interpretativo
Nick Brandt: ogni fotografo che si confronta con la distruzione della natura è in gara contro il tempo
Donna Ferrato: quando entro nella vita delle persone, sono con loro fino alla morte
Donald Weber: non è interessante essere sommerso dai fatti, è più utile la narrazione dei fatti
Tony Gentile: vedere per poter raccontare, è questo il lavoro del fotogiornalista
Wayne Maser: sono un collezionista di esperienze
Mustafa Sabbagh: il compito di un talento è quello di esprimersi al massimo
Davide Monteleone: si profila una generazione di fotografi pensanti
Poike Stomps: l’Europa è un’esperienza, non un’idea
Marie-Pierre Subtil (6Mois): la produzione di storie fotografiche è ancora molto importante
Elliott Erwitt: i cani sono come gli umani, solo con più capelli
Rankin: amo il caos, cerco di crearne più che posso
Oliviero Toscani: si fotografa come analfabeti
Toni Thorimbert: quando manca il rischio, tutto ti annoia
Gabriele Orlini: vado alla ricerca delle storie, e le storie sono fatte dagli uomini
Heinz Stephan Tesarek: ho fotografato il declino dell’Europa
Francesco Radino: il fotografo ha il ruolo di determinare una visione
Piero Gemelli: non ritraggo una persona, ritraggo ciò che quella persona mi suggerisce
Efrem Raimondi: la fotografia non ha a che fare con la democrazia
Michele Neri: l’origine di questo linguaggio fotografico nuovo, vago, analfabeta, ricco, strano
Monika Bulaj: fotografare è un gioco molto serio
Duane Michals: tutti i fotografi mentono continuamente
Olivo Barbieri: un’immagine è una fotografia che ce l’ha fatta
Eva Rubinstein: ogni nostra manifestazione è un autoritratto
Nino Migliori: scattiamo una fotografia quando incontriamo e riconosciamo noi stessi
Michael Kenna: cerco il silenzio come fuga dal rumore di fondo del mondo
Lee Jaffe: ho visto SAMO diventare Jean-Michel Basquiat
Paola Agosti: ogni fotografo, attraverso ciò che produce, scrive la propria autobiografia
Irene Kung: il razionale ci può portare fuori strada, il sentimento no
Alberto Alicata: le mie Barbie tra le icone della fotografia
Filippo La Mantia: la sofferenza, per me, non si fotografa
Marco Maria Zanin: esploro il presente fino alla più profonda delle sue radici
Roberto Polillo: fotografo il mondo, tra caso e sogno
Robert Doisneau: ho fatto tutti gli errori possibili
Bettina Rheims: il racconto di una storia universale
Joel-Peter Witkin: il tuo sapere è frutto dei rischi che prendi
Giuseppe Mastromatteo: uso la sintesi per ottenere un messaggio universale
Gian Paolo Barbieri: il mio ideale di eleganza, di purezza, di composizione
Settimio Benedusi: fotografare è risolvere dei problemi
Daniele Cametti Aspri: la mia fotografia a chilometri zero
Giovanni Presutti: in Contemporanea le mie metropoli europee
Massimo Vitali: voglio vedere che cosa fa la gente
Giovanni Gastel: non c’è limite alla creatività
Marc Riboud: lo sguardo del bambino, il rigore di una tecnica
Romano Cagnoni: in guerra trovi l’essenziale umano
Massimo Sestini: il mio fotogiornalismo, essere sul posto
Szymon Brodziak: la fotografia è il cancello dell’immaginazione
Maurizio Galimberti: mi piace far ballare i grattacieli
Francesco Bosso: la scuola americana nella mia fotografia di paesaggio
Francesco Cito: il fotogiornalismo non ha fallito
Frank Kunert: con i miei modellini gioco a fare Dio
Valerio Bispuri: sentire e vedere, da questo equilibrio nasce una grande foto
Josef Koudelka: una buona fotografia è un miracolo
Henryk Hetflaisz: in Homo Faber ho fotografato i co-creatori dell’arte
Mattia Insolera: lungo il Mediterraneo ho ricongiunto i punti della Storia
Mario Giacomelli: a volte hai il coraggio di fotografare e a volte no
Riccardo Venturi: ad Haiti non mancavano le braccia, mancava tutto il resto
Hua Kiem: noi del Nord, cittadini fotografi combattenti
Arianna Arcara e Luca Santese (Cesura): abbiamo messo da parte il vacuo
Helmut Newton: beating the system
Christoph Bangert: dentro War Porn c’è la fotografia che deumanizza
Stuart Franklin: le storie raramente accadono fuori dalla finestra
Don McCullin: ho deciso di condannarmi alla pace
Gianni Berengo Gardin: non ci tengo ad essere un artista
Sarah Moon: la fotografia è la mia possibilità di mettere in scena
Alessia Glaviano: nessuna immagine parla da sola
George Woodman: come la nostra arte ha influito sul lavoro di Francesca
Steve McCurry: andare in profondità, attendere che le cose accadano
Frank Horvat: la fotografia deve fermare momenti irripetibili
Kate Garner: arte e fotografia possono ancora fermare il tempo
Dominique Tarlé: le mie foto di famiglia ai Rolling Stones in Exile
Ferdinando Scianna: i dipinti si fanno, le fotografie si ricevono
Wolfgang Volz: l’istante decisivo di Christo e Jeanne-Claude
John Stanmeyer: affascinato dalla realtà che ci circonda
Guido Harari: la musica è immagine
John G. Morris: la verità viene prima della bellezza
Long Thanh: fotografare è cucinare ad arte